Il posizionamento SEO non vive solamente di seo on site, ma anche off site. È il caso delle strategie di link building, che possono davvero darci una mano a migliorare il posizionamento del nostro sito: insomma la link building è un’arma come altre, ma particolarmente importante, per poter incrementare la popolarità del sito e fare un balzo in avanti su Google.
La seo off page, quindi, è davvero vantaggiosa (se fatta bene), ma per farlo bisogna cercare di evitare i rischi di penalizzazione che purtroppo son presenti quando si parla di link building.
Quando si parla di link building, è importante chiarire che questo strumento può davvero permettere di migliorare la posizione del sito agli occhi di Google, facendoci apparire come più autorevoli e migliorando anche il traffico in entrata. Tuttavia può avere dei rischi, ed in particolare far rischiare le penalizzazioni da parte degli algoritmi dei motori di ricerca se non viene fatta bene.
Ma cosa bisogna sapere sul tema delle penalizzazioni di Google da link building? Come muoversi in questo campo? Scopriamo assieme qualcosa di più.
Penalizzazioni da link building: cosa sapere
Il rischio delle penalizzazioni Google, come ogni esperto SEO sa bene, è abbastanza alto, se si scelgono dei siti a basso trust, incoerenti, link farm (siti che esistono solo per raccogliere articoli con link a pagamento, e che vengono facilmente identificati ed eliminati dagli algoritmi di Google) e in generale, portali che non privilegiano la qualità e la serietà o la naturalità dei backlink. Di tutte queste caratteristiche Google si accorge abbastanza alla svelta e si corre il rischio di essere penalizzati.
Per scegliere al meglio i siti dove fare link building bisogna tenere conto di alcuni fattori:
- Analizzare bene i siti ed i blog, alla ricerca di parametri come l’autorevolezza del sito (per evitare di optare per blog scarsamente autorevoli o ancora peggio link farm, che spesso vengono chiuse da Google).
- Mantenere la tematica. Importante è cercare di mantenere la tematica rispetto ai temi affrontati nel proprio sito, in modo da evitare di pubblicare, ad esempio, un guest post a tema ‘salute’ su un sito a tema ‘viaggi’. Il rischio è che Google si accorga di questa incoerenza e che decida di penalizzarvi.
- Attenzione non solo all’autorità di dominio, ma anche alla serietà del sito: se il dominio scade e non viene rinnovato, l’articolo viene perso e con esso il vostro investimento.
- Contenuti di qualità, no a duplicati o articoli troppo brevi che non sono considerati di qualità da Google.
Come Premium Link ci può aiutare
Insomma, poter analizzare il web alla ricerca dei siti dove fare link building richiede costanza, ma anche tempo, fatica… e non sempre abbiamo tutto questo tempo a disposizione. Ma grazie ad alcuni utili strumenti, è possibile faticare meno e fare una link building di maggiore qualità.
C’è un nuovo tool a disposizione per fare link building in modo più efficace, semplice e sicuro. Si chiama Premium Link, è stato realizzato da Max Del Rosso uno dei più esperti SEO sulla link buiding e serve per poter censire i migliori siti per fare link building attualmente disponibili sul web. Grazie a Premium Link è possibile filtrare, con una ricerca per tema (viaggi, salute, cinema) o per tag specifico i siti per fare link building, e sceglierli guardando in tempo reale le metriche, come l’autorità di dominio, l’indirizzo IP, i costi in modo trasparente. E poter accedere anche a pacchetti per fare link building a prezzi davvero speciali. Premium Link è la soluzione perfetta per chiunque voglia avere a disposizione uno strumento perfetto per fare link building a prezzi eccellenti, senza dover faticare troppo nella ricerca di siti autorevoli e seri.
Rispondi